Project Manager: ruolo e competenze chiave
Il ruolo del Project Manager
Il Project Manager è un professionista che si occupa in prima persona della gestione di progetti complessi. Segue la pianificazione, l’esecuzione e la supervisione di tutte le attività, assicurandosi che i progetti siano completati rispettando tempi, budget e standard di qualità prestabiliti.
L’obiettivo principale di questo professionista è coordinare risorse e attività in modo efficiente, minimizzando i rischi e garantendo il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
I Project Manager sono richiesti in numerosi settori, tra cui IT, costruzioni, finanza, marketing, sanità e ingegneria, ovvero in tutte le realtà in cui i progetti complessi e di lunga durata richiedono una gestione organizzata.

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Cosa fa un Project Manager?
Un Project Manager si occupa di una serie di attività, tra le quali le principali sono:
- Definire gli obiettivi, le milestone e i deliverable (tradotto consegne o risultati) di progetto.
- Pianificare e creare il piano di progetto utilizzando software di Project Management.
- Allocare risorse umane, budget e strumenti necessari.
- Gestire il budget e monitora i costi per evitare sforamenti.
- Coordinare team cross-funzionali e allinea i membri sugli obiettivi.
- Identificare e mitigare rischi per ridurre impatti su tempi e costi.
- Produrre report periodici o SAL (stato avanzamento lavori) per aggiornamenti agli stakeholder.
- Comunicare in modo costante con gli stakeholder per garantire allineamento.
- Supervisionare la qualità dei deliverable e revisiona processi.
- Condurre attività di chiusura e documentazione finale del progetto.
Le competenze tecniche e trasversali
Un Project Manager deve possedere un mix bilanciato tra competenze tecniche e trasversali. Le competenze tecniche più rilevanti sono:
- Conoscenza approfondita delle fasi di avvio, pianificazione, esecuzione, monitoraggio e chiusura del ciclo di vita del progetto.
- Capacità di sviluppare piani di progetto dettagliati e allineati agli obiettivi aziendali.
- Competenze avanzate su strumenti come MS Project, Asana, Trello e JIRA per la gestione e il tracking delle attività.
- Abilità nella gestione del budget di progetto e monitoraggio dei costi per mantenere le spese entro i limiti.
- Capacità di identificare, valutare e implementare strategie di mitigazione del rischio per ridurre impatti negativi.
- Competenze nell’allocazione delle risorse umane, finanziarie e materiali in modo ottimale per massimizzare l’efficienza.
- Capacità di comunicazione con gli stakeholder per mantenere allineamento e trasparenza durante il progetto.
- Abilità nell’analisi delle metriche di performance e monitoraggio KPI (Key Performance Indicators) per valutare l’avanzamento del progetto.
- Conoscenza delle metodologie di Project Management come Agile, Waterfall e Lean per la gestione efficace delle diverse fasi.
- Competenze nella gestione documentale e archiviazione dei file per garantire la tracciabilità e conformità del progetto.
A livello di competenze trasversali, o soft skills, questo professionista deve possedere:
- Eccellenti capacità di problem solving per risolvere situazioni complesse e prendere decisioni rapide.
- Abilità di leadership per motivare il team e favorire la collaborazione verso gli obiettivi comuni.
- Efficace gestione del tempo per rispettare le scadenze e ottimizzare le risorse.
- Forte capacità di adattamento per affrontare cambiamenti e imprevisti durante il progetto.
- Ottime doti comunicative per trasmettere informazioni in modo chiaro e coinvolgere tutti gli stakeholder.

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Come diventare Project Manager
Per diventare Project Manager, è consigliabile iniziare con una laurea in economia, ingegneria gestionale o informatica, possibilmente seguita percorsi di certificazione specifici per rafforzare le competenze tecniche.
Tra le certificazioni più rilevanti per un Project Manager possiamo elencare:
- PMP (Project Management Professional) del PMI, una delle più riconosciute a livello globale.
- PRINCE2 (Projects IN Controlled Environments), popolare soprattutto in Europa.
- CAPM (Certified Associate in Project Management), per chi è all’inizio della carriera.
- AgilePM Foundation, per chi gestisce progetti in ambienti Agile.
- CompTIA Project+, una certificazione entry-level che copre i fondamenti della gestione di progetti.
- PgMP (Program Management Professional) per Project Manager esperti che gestiscono più progetti o programmi.
A completamento, può essere utile seguire corsi specifici su software di gestione progetto come MS Project o JIRA.
La carriera parte di solito da ruoli di assistente o coordinatore di progetto, passando poi a posizioni di Project Manager junior. Si tratta chiaramente di un ruolo dove l’esperienza maturata sul campo è molto importante.
FAQ
Un Project Manager è responsabile della pianificazione, esecuzione e controllo di un progetto. Coordina il team, gestisce risorse e budget, comunica con gli stakeholder e assicura che gli obiettivi siano raggiunti entro tempi e costi stabiliti.
Per diventare Project Manager, è utile avere una laurea pertinente, certificazioni come la PMP, e accumulare esperienza pratica in gestione di progetti. Sono importanti anche competenze come leadership, comunicazione efficace e conoscenza di strumenti e metodologie specifiche.

Partner di EgoValeo
Ho maturato una lunga esperienza professionale in ambito IT ed Organizzazione, rivestendo ruoli dirigenziali di CIO in grandi aziende nelle industries dei servizi HR, del banking e della pubblica amministrazione. Ingegnere elettronico, ho speso i primi anni della mia carriera in una società di consulenza internazionale ed ho conseguito un master alla Bocconi di Milano. Sono partner di EgoValeo e consulente esperto di Digital Transformation.