Piping Engineer: ruolo, competenze, come si seleziona
Il ruolo del Piping Engineer
Il Piping Engineer è il professionista responsabile della progettazione, specifica, installazione e manutenzione dei sistemi di tubazioni, tipicamente utilizzati in impianti industriali, chimici o infrastrutture civili.
È una figura centrale nell’ambito dell’ingegneria meccanica e impiantistica, in particolare nella definizione dei percorsi delle tubazioni, nella scelta dei materiali e nel rispetto delle normative di sicurezza.
Il lavoro del Piping Engineer si colloca all’intersezione tra ingegneria progettuale e ingegneria di processo. Collabora con team multidisciplinari (ingegneri di processo, strutturisti, stress analyst, progettisti 3D) per assicurare che il layout delle tubazioni sia tecnicamente efficiente, sicuro, manutenibile e conforme agli standard internazionali (ASME, ASTM, ISO).
Nel settore oil & gas, dietro la spinta sia dal revamping di infrastrutture datate sia dallo sviluppo di nuovi impianti legati alla transizione energetica, la figura dell’ingegnere piping è molto ricercata, soprattutto se in possesso di competenze in modellazione 3D e analisi strutturale.
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Cosa fa un Piping Engineer
Il Piping Engineer esegue una serie di ruoli, tra cui i principali sono:
- Progettare sistemi di tubazioni per impianti industriali, garantendo sicurezza e funzionalità.
- Selezionare materiali e componenti idonei in base alle condizioni operative (pressione, temperatura, fluidi).
- Sviluppare il layout delle tubazioni in collaborazione con progettisti e ingegneri di processo.
- Verificare la compatibilità tra i sistemi di piping e le strutture esistenti.
- Elaborare isometrici, piani di supporto e specifiche tecniche di montaggio.
- Gestire la documentazione tecnica e assicurare la conformità alle normative internazionali.
- Collaborare con i team di procurement per definire le forniture dei materiali.
- Coordinare le attività di installazione in cantiere, offrendo supporto tecnico durante le fasi critiche.
- Eseguire analisi di stress sulle linee critiche in collaborazione con gli stress engineer.
- Supportare le attività di collaudo, pre-commissioning e messa in servizio.
Competenze principali del Piping Engineer
Un Piping Engineer possiede forti competenze tecniche, tra cui:
- Conoscenza approfondita delle normative ASME, ANSI, API, ISO e PED.
- Esperienza nell’uso di software CAD/CAE come AutoCAD Plant 3D, SmartPlant, PDMS o E3D.
- Capacità di leggere e sviluppare P&ID, isometrici e layout 3D.
- Competenze nella selezione dei materiali e conoscenza delle specifiche meccaniche.
- Familiarità con l’analisi delle sollecitazioni (pipe stress analysis) tramite Caesar II o simili.
- Capacità di redigere specifiche tecniche di componenti (valvole, flange, raccordi, ecc.).
- Esperienza nella progettazione di supporti e staffaggi per tubazioni.
- Conoscenza dei processi di welding & fabrication delle tubazioni.
- Capacità di interfacciarsi con team multidisciplinari in ambienti EPC.
- Gestione della documentazione tecnica secondo standard di qualità e sicurezza.
A livello di competenze trasversali:
- Attitudine alla risoluzione di problemi complessi in contesti dinamici.
- Precisione e attenzione al dettaglio nella progettazione tecnica.
- Capacità di lavorare in team e comunicare con figure tecniche e non.
- Flessibilità e capacità di adattarsi a contesti industriali diversi (onshore, offshore, EPC).
Deliverable tipici del Piping Engineer
In un progetto impiantistico (EPC, revamping, energy, pharma) il Piping Engineer governa specifiche, vincoli, interfacce e qualità dei deliverable lungo tutto il ciclo di engineering. I principali output che deve saper produrre o validare sono:
- Line list. Inventario delle linee (service, size, rating, spec, insulation, tracing). Base di allineamento tra process, piping e procurement.
- Piping spec e piping class. Standardizzazione di materiali, rating, componentistica e regole applicative per tipologia di linea, con riferimenti a codici e requisiti di progetto.
- Review P&ID e coerenza dati. Verifica di tag e condizioni di processo, tie-in, valvole e strumenti, con presidio delle interfacce con process e strumentazione.
- Isometrici piping. Revisione per fattibilità, accessibilità, drain/vent, punti di saldatura, spool, tolleranze e note di cantiere.
- MTO e BOM. Estrazione e controllo quantità/materiali, con attenzione a revisioni e impatto su tempi e costi (procurement/expediting).
- Tie-in list e gestione shutdown. Definizione e controllo dei tie-in su impianti esistenti, considerando finestre di fermo, rischi operativi e vincoli di esercizio.
- Clash resolution e 3D model review. Gestione interferenze e non conformità (routing, manutenibilità, safety, distanze minime, passaggi). Qui si vede autonomia e metodo.
- Vincoli per stress test. Definizione criteri e vincoli per analisi stress, in collaborazione con pipe stress e structural, soprattutto su linee critiche.
- RFI, technical query e gestione modifiche. Risposta a chiarimenti di cantiere/fornitori e change management con tracciamento revisioni e impatti.
Come diventare Piping Engineer e opportunità di carriera
Il percorso più lineare parte da una laurea in Ingegneria Meccanica, Ingegneria Chimica o Ingegneria Industriale. Già durante gli studi, può essere utile orientarsi verso corsi di impiantistica, disegno tecnico industriale e fluidodinamica.
Per entrare nel settore è spesso richiesto un primo periodo come junior engineer o piping designer, durante il quale si acquisiscono competenze pratiche sui software di progettazione e sulle normative. La certificazione in software specialistici come Caesar II, AutoCAD Plant 3D o SmartPlant rappresenta un valore aggiunto.
Le opportunità di crescita professionale sono solide: da piping engineer si può diventare Lead Piping Engineer, Project Engineer, fino a ruoli gestionali come Engineering Manager o Project Manager nei progetti EPC (Engineering, Procurement, Construction). In contesti internazionali, l’esperienza in cantiere e la conoscenza della lingua inglese aprono le porte a progetti globali.
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Come selezionare un Piping Engineer
Quando si seleziona un Piping Engineer, non basta guardare il CV: è fondamentale capire la sua esperienza in relazione al tipo di impianti (petrolchimico, energia, HVAC, farmaceutico), alla fase del progetto (FEED, EPC, commissioning) e alla capacità di collaborare in ambienti complessi. Questa checklist deriva dal nostro framework di Head Hunter specializzato Engineering.
Elementi da valutare:
- Conoscenza delle normative tecniche e codici internazionali (ASME, API, ecc.).
- Esperienza diretta su software di modellazione e progettazione piping.
- Capacità di leggere e sviluppare P&ID, isometrici e modelli 3D.
- Abitudine a lavorare in team multidisciplinari e sotto pressione.
- Esperienza in campo (sopralluoghi, supporto a installazioni, test).
- Disponibilità a trasferte, flessibilità e conoscenza dell’inglese tecnico.
- Fit culturale con il team di progetto e l’organizzazione aziendale.
Red flags da non sottovalutare:
- Esperienza esclusivamente accademica o solo da ufficio senza esposizione al cantiere.
- Scarsa familiarità con le normative aggiornate o mancata certificazione software.
- Difficoltà a spiegare decisioni progettuali o a motivare scelte tecniche.
- Poca attenzione alla sicurezza o alla manutenibilità delle soluzioni proposte.
Domande utili in fase di colloquio:
- “Ci racconti un progetto in cui ha dovuto modificare un layout piping per un vincolo strutturale imprevisto.”
- “Come seleziona i materiali per un impianto che lavora a temperature elevate?”
- “Qual è la sua esperienza con Caesar II o strumenti simili per analisi di stress?”
- “Come gestisce i conflitti con altri team tecnici nel definire i percorsi delle tubazioni?”
Piping Engineer vs Piping Designer vs Pipe Stress Engineer (per evitare mismatch in selezione)
In fase di assessment uno degli errori più comuni è confondere ruoli “vicini” ma con responsabilità e deliverable diversi. Il Piping Engineer governa criteri e specifiche, presidia le interfacce multidisciplinari e la qualità dei deliverable, coordinando routing e change management.
Il Piping Designer è focalizzato sulla produzione: realizza 3D model, layout e isometrici applicando regole e standard definiti dall’engineering.
Il Pipe Stress Engineer, invece, copre la parte analitica: esegue calcoli e verifiche (dilatazioni, carichi, nozzle loads) e definisce requisiti di supportazione/ancoraggi.
In selezione: se serve chi “chiude” interfacce e impatti di progetto, cerchi un Piping Engineer; se il collo di bottiglia è la capacità di modellazione, serve un Designer; se hai linee critiche o vincoli termici/meccanici, è prioritario uno Stress Engineer.
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FAQ
Il Piping Engineer definisce criteri, specifiche, standard, interfacce e compliance (ASME/PED), validando scelte tecniche e deliverable. Il Piping Designer traduce in modellazione 3D/isometrici. Nei progetti complessi servono entrambi, con responsabilità diverse.
Tipicamente: piping spec/class, line list, MTO, isometrici e supporti, layout e routing, tie-in list, clash resolution, review P&ID e interfacce con process/strumentazione/civile. In contesti avanzati: input/analisi stress e vincoli di supportazione.
Red flag comuni: parlare solo di CAD senza citare standard e vincoli di progetto; scarsa padronanza delle interfacce (process, civil/structural, commissioning); assenza di esempi su gestione modifiche e revisioni; confondere responsabilità tra engineer e designer; poca esposizione a site/construction support.
Chiedi un caso: “hai un routing con vincoli di manutenzione e interferenze: come decidi le priorità?” oppure “quali input ti servono per chiudere una piping class?” e “come gestisci un change request che impatta MTO e tempi?”. Le risposte devono mostrare metodo, trade-off e gestione stakeholder.

Partner di EgoValeo
Ho maturato una lunga esperienza professionale in ambito IT ed Organizzazione, rivestendo ruoli dirigenziali di CIO in grandi aziende nelle industries dei servizi HR, del banking e della pubblica amministrazione. Ingegnere elettronico, ho speso i primi anni della mia carriera in una società di consulenza internazionale ed ho conseguito un master alla Bocconi di Milano. Sono partner di EgoValeo e consulente esperto di Digital Transformation.
